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19 Ottobre 2021

Interoperare con i Sistemi Sanitari extra-UE: quali sviluppi?

Nel gruppo di lavoro Standards and Interoperability ingaggiato dai Ministri della Salute del G7 stiamo lavorando a favore:

 

  • dell’ uso di standard aperti per i dati sanitari;
  • dell’ adozione di un set minimo standardizzato di dati sanitari per il patient summary;
  • della condivisione dei principi per l’accessibilità del paziente alle informazioni cliniche che lo riguardano.

 

Sostenere lo sviluppo di standard aperti esistenti per i dati sanitari e di software open source con relative infrastrutture, può risolvere l’ attuale variabilità interna a e tra le nazioni, affinché gli investimenti tecnologici siano adattabili a mutevoli esigenze su scala internazionale.

 

Inoltre, partire dall ’adozione di un set minimo standardizzato di dati sanitari, ha lo scopo di facilitare l’interoperabilità tra organizzazioni sanitarie, sia all’interno di singolo Paese che tra Paesi diversi, e di favorire la condivisione internazionale sui criteri per abilitare l’accesso del paziente ai propri dati valorizzandone il consenso informato e rimanendo in linea con le norme dei singoli Paesi.

 

L’Italia, la Francia e la Germania sono già per molti aspetti allineate perché Stati membri dell’Unione Europea oltre che Paesi appartenenti al Gruppo dei Sette. E le linee guida per l’implementazione del Patient Summary, cui hanno contribuito tutti gli Stati membri dell’UE nell’ambito dell’ e-Health Network, ne sono un buon esempio, vista anche l’esigenza d’integrare il prima possibile i dati sanitari digitali in risposta alla pandemia. 

Adesso siamo in cerca di soluzioni per l’allineamento con il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Canada e il Giappone.

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